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Il 25 aprile portoghese Rivoluzione incruenta per la democrazia

“L’alvorada” del 25 aprile 1974, l’Alba, come ebbe modo di scrivere il Ten. Col. Otelo Saraiva de Carvalho, fu fondamentale per il popolo portoghese che aspettava da decadi quell’evento liberatorio.

Alle 3 del mattino, la colonna di cavalleria di Santarem, coi suoi carri armati passò sul ponte Salazar (oggi Ponte 25 aprile) e invase le strade vuote della capitale.

Cosa stava succedendo?

Niente di più che un golpe militare efficacemente ideato e comandato da Otelo!

Un golpe che però diede la libertà al suo popolo e libere elezioni e quindi poi la democrazia al Portogallo dopo 48 anni di dittatura salazarista.

Un evento unico al mondo ovvero: militari che diedero la possibilità di vivere in pace e democraticamente al popolo.

Fu quella l’ultima vera rivoluzione di sinistra del novecento. Fu un riferimento per tutti i democratici e libertari del mondo in primis quelli europei che poterono vedere dal vivo quanto una rivoluzione che ha per obiettivo la democrazia può fare per il bene della collettività!

Quella rivoluzione fu fatta in maniera incruenta, senza spargimenti di sangue!

Anche in questo fu unica nella storia, perché fu elaborata e diretta magnificamente e perché il popolo, disobbedendo agli ordini, si riversò nelle strade di Lisbona appoggiando in maniera molto entusiastica i militari rivoltosi infilando i famosi garofani rossi nei fucili!

Dopo 48 anni di dittatura fascista il Portogallo era libero.

Il 25 aprile 2024 saranno 50 anni da quel mitico evento io sarò a Lisbona con mia moglie per celebrare come si deve quel mitico evento! Come disse mio suocero Otelo: 25 de abril sempre!

 

Stefano Salmi