La presidente del Brasile Dilma Roussef è stata destituita. Gli subentra il suo antagonista, l’ex vicepresidente Temer plurinquisito per reati legati anche alla corruzione.
In Brasile chi ha dato lezioni di etica nella politica attaccando la presidente non è il ricambio di una dirigenza del paese che pure ha qualche colpa grave da farsi perdonare ma è il peggio del sistema che avanza. Gli errori ci sono stati ed il paese li ha stigmatizzati. Tuttavia dopo il voto di destituzione di Dilma Roussef è il Brasile democratico che oggi è colpito. È colpito il disegno ad oggi parzialmente riuscito di integrare con gli strumenti della giustizia sociale amplissimi settori della vita brasiliana da sempre lasciati ai margini. Torneranno i sistemi vecchi e discriminanti dell’epoca anteriore a Lula? Quei tempi i brasiliani se li ricordano? I parlamentari italiani eletti in Sudamerica su quanto oggi accaduto cosa diranno nelle prossime ore alla comunità italiana e a quella più vasta degli italodiscendenti in Brasile?