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L’Istituto Fernando Santi per Il 25 aprile, la Repubblica e la Costituzione.

Il 25 aprile rappresenta le radici profonde dell’albero delle nostre libertà, la lezione che va sempre appresa dalla storia. Senza memoria un paese non ha storia e un paese senza storia non ha futuro.

La destra prova a cambiare l’avvenire dell’Italia anche alterando la storia. Rappresentanti istituzionali mettono in discussione la credibilità della lotta antifascista.

Questa azione politica va respinta dando alla Resistenza il suo reale significato che si ritrova in tutta la Costituzione antifascista. Antifascismo come base valoriale della nostra comunità repubblicana e non solo inteso come lotta per contrastare e sconfiggere il fascismo, come rifiuto di una ideologia.

Come Istituto Fernando Santi riteniamo che vada fatto fermo contrasto al disegno di sradicare la Repubblica dalle proprie radici, da quelle in cui affonda la Costituzione che disegna valori e regole della nostra democrazia così come la storia ce l’ha consegnata. Principi e valori di civiltà, di libertà, di giustizia sociale, di vita democratica.

L’antifascismo lo si pratica con molta più forza se nell’azione parlamentare e nella società da parte delle forze politiche che lo affermano ci sia sempre coerenza con il dettato della Costituzione.

Dalle tutele del lavoro al diritto alla salute, dall’esercizio pieno, libero del voto, alla piena partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica, alla unità del paese, al diritto di asilo e alla tutela del lavoro italiano all’estero.

E sul terreno, dall’azione politica per la Costituzione che si misura l’antifascismo che è rifiuto di un periodo che ha dato all’Italia nel 1926 leggi speciali liberticide e poi leggi razziali e guerre.

Quando questa condizione non si determina nella sua latitudine, il 25 aprile corre il rischio di trasformarsi in una commemorazione rituale se non di facciata.

La destra oggi al governo del paese seguita a dire che parlare di antifascismo non ha più senso dal momento che non c’è più il fascismo.

Come Istituto Fernando Santi, al contrario, pensiamo che anche nel tempo attuale l’antifascismo permanga in tutta la sua validità e per questo è significativo e importante che  il 25 aprile tutti insieme gli italiani, in Italia e all’estero si ritrovino in piazza  per festeggiare la ritrovata libertà  che come sappiamo non è mai acquisita per sempre.

Il presidente

Pierpaolo Cicalò