Caro presidente Silber, un saluto fraterno mio personale e dell’Istituto Fernando Santi ai partecipanti alla commemorazione, su iniziativa della vostra associazione “I.L.Peretz”, della insurrezione armata del ghetto di Varsavia – וואַרשעווער געטאָ אויפֿשטאַנד-che avete promosso in Santa Fè. Consapevole che il futuro ha bisogno di una memoria che si rinnovi attraverso le generazioni, penso che le molte iniziative che in tutto il mondo ricorderanno anche quest’anno la rivolta dei giovani ebrei polacchi combattenti contribuiranno non solo a ricordare la lotta armata contro l’oppressione di un popolo ma anche e soprattutto ad alimentare, oggi, nelle coscienze di ognuno il più fermo rifiuto morale di ogni negazione del profondo valore della persona umana. Il nazismo, praticando l’odio razzista, la deportazione, lo sterminio e il genocidio non ha solo colpito gli ebrei ma l’intera umanità. A Varsavia i giovani, al centro dell’Europa e dello sterminio pianificato di un popolo, hanno mandato allora un messaggio di grandissimo valore a tutte le nazioni invase dai nazisti. Il loro è stato un messaggio che vale anche per il presente e deve arrivare alle coscienze di ognuno: “nunca mas” mai più. Caro Silber, fra qualche giorno in Italia è il 25 aprile, festa della Liberazione dal nazifascismo. Tra i combattenti per la libertà ricordiamo anche la Brigata Ebraica che combattè in armi accanto alle altre formazioni dei partigiani. E’ anche grazie alla loro lotta se oggi in Italia viviamo in democrazia.
Un abbraccio,
Rino Giuliani, vicepresidente dell’Istituto Fernando Santi