I cittadini italiani temporaneamente residenti all’estero hanno tempo fino al 2 novembre 2016 per inviare il modulo di voto ai comuni di residenza.
Di seguito, proponiamo un articolo dell’Agenzia Inform in cui vengono riportate le dichiarazioni del sottosegretario all’interno Domenico Manzione.
Il termine fissato dalla nuova legge elettorale (denominata Italicum) – che estende la possibilità di votare per corrispondenza anche a coloro che si trovano all’estero per motivi di lavoro, studio o cure mediche per un periodo di almeno tre mesi in cui ricade la consultazione elettorale – è infatti quello dei 10 giorni successivi alla data di pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali. Nel caso del referendum costituzionale, previsto il 4 dicembre prossimo, il termine ultimo per l’esercizio di tale opzione sarebbe dunque l’8 ottobre, un tempo che gli interroganti giudicano estremamente esiguo e che “rischia di vanificare se non annullare la ratio della norma stessa, che deve rendere accessibile ed estendere il più possibile l’esercizio del diritto di voto”.
Nella risposta, Manzione ha ribadito come la possibilità di votare per corrispondenza sia stata riconosciuta anche ai temporaneamente all’estero e ai loro familiari conviventi “nell’ottica di garantire la partecipazione alla vita politica del Paese a tutti i cittadini italiani” e ricorda come tale esercizio di voto sia “subordinato all’espressione di un’opzione da far pervenire al comune di iscrizione nelle liste elettorali entro i dieci giorni successivi alla pubblicazione del decreto di convocazione dei comizi elettorali, avvenuta, per il referendum in questione – precisa, – nella Gazzetta Ufficiale del 28 settembre scorso”.
“Al riguardo rappresento che, come già avvenuto per il referendum abrogativo dello scorso aprile relativo alle trivellazioni in mare, l’amministrazione dell’Interno in vista del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre ha emanato due giorni fa una circolare con cui ha dato indicazione ai comuni di considerare valide le opzioni che perverranno entro il trentaduesimo giorno antecedente la votazione, ossia entro il 2 novembre prossimo, anziché l’8 ottobre – segnala il sottosegretario, sottolineando come “il termine del 2 novembre risulti essere l’ultima data utile per consentire al ministero dell’Interno di trasmettere tempestivamente al ministero degli Affari Esteri i nominativi degli optanti ai fini della formazione dell’elenco degli elettori all’estero, elenco necessario alla stampa del materiale elettorale e alla spedizione dei plichi che i consolati devono completare entro il diciottesimo giorno antecedente la votazione”.
“Con la medesima circolare, per agevolare l’esercizio dell’opzione da parte degli elettori interessati – aggiunge Manzione, – i prefetti sono stati invitati a sensibilizzare le amministrazioni comunali affinché inseriscano nell’homepage del proprio sito un indirizzo di posta elettronica non certificata utile ai fini della trasmissione delle domande medesime”.
(Agenzia Inform)