L’Università getta un
ponte oltre l’isola e apre le sue porte ai sardi, anche di seconda e terza
generazione, che non vivono in Sardegna ma che in qualche modo possono
riannodare il filo con la loro terra madre. Un progetto identitario composto da
un’offerta didattica importante e da una platea sterminata pronta a recepire
l’invito del rettore Gavino Mariotti: «Abbiamo inviato una lettera d’invito
nella quale illustriamo il progetto a tutti i circoli sardi – spiega Mariotti
–. Il nostro intento, ovviamente, va molto oltre a quello che potrebbe essere
un semplice richiamo per ingrossare le fila dei nostri iscritti: quello che
vogliamo è proprio arrivare a riallacciare un filo con le tante famiglie sarde
che hanno dovuto lasciare la nostra isola. Siamo ai primi passi, diciamo che
abbiamo appena avviato una macchina imponente ma devo dire che i primi
riscontri sono molto positivi e tante persone ci hanno risposto chiedendo
maggiori informazioni su questo progetto».
“Ritorno alle origini” è il nome dato a questo progetto, che prevede la
possibilità di frequentare i corsi on line ed egualmente di sostenere a
distanza gli esami, più tutta una serie di facilitazioni economiche per chi
deciderà di aderire. Lo stesso rettore Mariotti si è reso disponibile a
illustrare in prima persona, attraverso collegamenti on line, i particolari
dell’iniziativa insieme alle delegate all’internalizzazione e agli altri
responsabili. «Il progetto è concepito con l’idea di offrire alle nuove
generazioni di sardi, nati e residenti all’estero, l’opportunità di riscoprire,
durante il periodo di formazione universitaria, il territorio d’origine,
rafforzando i legami con l’isola e le sue tradizioni millenarie, nonché la
forte identità di appartenenza al popolo sardo e alle radici culturali, del
tutto peculiari, della Sardegna – si legge nella lettera di presentazione –.
Con le sue sedi presenti non solo nel Nord Sardegna (Sassari, Alghero e Olbia),
ma anche al centro dell’Isola (Nuoro) e nella zona costiera centro occidentale
(Oristano), l’ateneo sassarese è il luogo ideale per intraprendere un percorso
universitario di alta qualità e di respiro internazionale, scegliendo tra uno
dei 63 Corsi di Laurea triennale o Magistrale offerti dai 10 Dipartimenti di
cui l’Università si compone». Le agevolazioni previste
dal progetto sono rivolte ai figli e alle figlie di sardi residenti all’estero,
che si iscriveranno all’Università di Sassari «dopo valutazione della congruità
del titolo di accesso agli studi universitari». La prima agevolazione consiste
nella possibilità di frequenza on line delle lezioni e sostenimento degli esami
tramite piattaforma Microsoft Teams. La seconda è la riduzione della tassazione
in applicazione di quanto già previsto dal Regolamento di Ateneo per gli
studenti stranieri residenti all’estero. In particolare, il progetto prevede
l’esonero totale per il primo anno di iscrizione, del contributo unico di
iscrizione e per gli anni di iscrizione successivi al primo ed entro la durata
normale del corso, il pagamento di un contributo unico di iscrizione in
relazione alle diverse fasce in cui si colloca il Paese di residenza.
Infine, si conclude la lettera di invito inviata ai circoli «ulteriori sconti e
agevolazioni potranno essere concesse a coloro che decideranno di seguire in
presenza i nostri corsi universitari».
(17marzo 2022 La nuova Sardegna Roberto Sanna)