Il testo, “Che cos’è l’emigrazione: Scritti di Paolo Cinanni”, intende riproporre all’attenzione dell’opinione pubblica e degli operatori sociali, culturali e politici, l’originale e rigorosa interpretazione che Cinanni, grande intellettuale del ‘900, allievo di Cesare Pavese, dà dei fenomeni migratori, a partire da quello italiano.
Autore di famosi saggi, tra cui “Emigrazione e Imperialismo” e “Emigrazione e Unità Operaia”, Cinanni propone una lettura delle migrazioni interne ed internazionali attraverso alcune fondamentali chiavi di lettura, tra le quali: sviluppo/sottosviluppo, relazioni tra centri capitalistici/periferie, da cui i flussi migratori sono determinati e che, allo stesso tempo, riproducono e amplificano in tempi storici molto lunghi gli squilibri da cui hanno origine.
In un momento in cui la questione migratoria dal sud del mondo è tornata al centro dell’attenzione mondiale ed in cui si assiste anche alla ripartenza di flussi emigratori di centinaia di migliaia di italiani verso l’estero, l’opera di Cinanni offre spunti di riflessione fondamentali sia per la questione migratoria in sè, sia per la posizione dell’Italia negli scenari europei e globali.
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