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INPS: Pubblicati i dati aggiornati sui cittadini extracomunitari

Vi proponiamo un articolo comparso il 30 novembre 2016 sul sito dell’Agenzia di Stampa Inform, relativo alla pubblicazione dei nuovi dati aggiornati all’anno 2015 dell’Osservatorio sui Cittadini Extracomunitari (serie storica 2007-2015) dell’INPS.

Al 2015 sono 2.143.337 i cittadini extracomunitari conosciuti all’Inps di cui 1.948.260 lavoratori,  81.619 pensionati e 113.458 percettori di prestazioni a sostegno del reddito (disoccupati)

ROMA – Nella sezione Osservatori statistici del sito internet dell’Inps sono stati pubblicati i nuovi dati aggiornati all’anno 2015 dell’Osservatorio sui Cittadini Extracomunitari (serie storica 2007-2015).

Nella scheda aggiornata si evidenzia come nell’anno 2015 il numero di cittadini extracomunitari conosciuti all’INPS, sia pari a 2.143.337, di cui 1.948.260 lavoratori (90,9%), 81.619 pensionati (3,8%) e 113.458 percettori di prestazioni a sostegno del reddito (5,3%). Analizzando la serie storica dal 2007 al 2015, si rileva, nel complesso, una crescita degli extracomunitari fino al 2009 (+8,1% nel 2008 e +16,5% nel 2009), un arresto nel 2010 (+0,3%), una crescita più attenuata fino al 2012 (+2,5% nel 2011 e +4,6% nel 2012), una lieve flessione fino al 2014 (-1,7% nel 2013 e -0,8% nel 2014) e una lieve crescita nel 2015 (+1,8%). Se si analizzano le singole tipologie, i lavoratori presentano un andamento altalenante con variazioni negative in particolare negli anni 2013 (-3,1%) e 2014 (-1,5%), mentre i pensionati e i percettori di prestazioni a sostegno del reddito crescono in maniera sostanziale per tutto il periodo. Nell’anno 2015, si riscontra una lieve ripresa dei lavoratori (+1,5%), un incremento dei pensionati (+9,7%) e una stabilizzazione dei percettori di prestazioni a sostegno del reddito.

Nel 2015, i paesi i cui cittadini sono maggiormente rappresentati tra gli extracomunitari sono l’Albania (273.201), seguita dal Marocco (251.729), dalla Cina (204.560), dall’Ucraina (167.012), dalle Filippine (113.565) e dalla Moldavia (103.920). Nel complesso queste sei nazioni, totalizzano più della metà del totale degli extracomunitari conosciuti all’INPS. Analizzando nel dettaglio la distribuzione degli extracomunitari per Paese di cittadinanza e tipologia di prestazione, si vede che la popolazione in cui predominano i lavoratori è la Cina, per la quale su 204.560 soggetti, il 98,9% di essi è lavoratore lo 0,7% è pensionato e lo 0,4% percepisce una prestazione a sostegno del reddito; seguono il Bangladesh (95,3% lavoratori, 0,9% pensionati, 3,7% percettori di prestazioni a sostegno del reddito) e l’India (94,8% lavoratori, 1,8% pensionati, 3,4% percettori di prestazioni a sostegno del reddito).

La percentuale più alta di percettori di prestazioni a sostegno del reddito (disoccupati) è invece totalizzata dall’Ucraina per la quale, su 167.012 soggetti, 17.475 sono percettori di prestazioni a sostegno del reddito (10,5% ), l’86,6% sono lavoratori e il 2,9% sono pensionati. Il Paese in cui sono presenti il maggior numero di pensionati in termini assoluti è l’Albania, che totalizza 18.482 pensionati su un totale di 273.201 soggetti (6,8%).

Gli extracomunitari sono a prevalenza maschile (59,3), con differenze notevoli all’interno dei singoli Paesi di origine. Il tasso più alto è detenuto da Pakistan ed Egitto (rispettivamente 95,2 e 95,1), seguiti da Bangladesh (94,7), Senegal (88,5) e Tunisia (86,1). Al contrario Ucraina, Moldavia, Perù, Ecuador e Filippine sono Paesi in cui prevale il sesso femminile con un tasso di mascolinità rispettivamente pari a 16,0, a 29,4, a 38,1, a 39,6 e a 40,1.

La maggior parte degli extracomunitari si concentra tra i 30 e i 39 anni di età (31,0%), il 28,5% di essi ha un’età compresa tra i 40 e i 49 anni e il 17,9% ha meno di 30 anni. Solo il 6,3% dei soggetti ha dai 60 anni in su. Se si analizza la distribuzione territoriale, risulta che il 63,4% degli extracomunitari risiede o ha una sede di lavoro in Italia settentrionale, mentre il 23,5% si trova in Italia centrale e solo il 13,1% è nell’Italia meridionale e isole.  Se però si confronta la numerosità degli extracomunitari rispetto al numero di residenti nell’area geografica di riferimento, si vede che per ogni 1.000 residenti il numero di extracomunitari è 49 in Italia settentrionale, 42 in Italia centrale e 13 in Italia meridionale e isole.

Nell’anno 2015, il numero di extracomunitari che svolge un lavoro dipendente è pari a 1.611.059, con una retribuzione media annua di €12.068,60. All’interno delle diverse tipologie di lavoratori dipendenti extracomunitari vi sono però notevoli differenze. I lavoratori dipendenti del settore privato non agricolo sono 1.072.897, e presentano una retribuzione media annua pari a €14.197,21 (€15.541,62 per gli uomini e €11.243,74 per le donne). Nel settore privato agricolo lavorano in totale 131.250 extracomunitari, con prevalenza di genere maschile (tasso di mascolinità 81,5) e percepiscono una retribuzione di €8.036,81 (€8.318,67 gli uomini e €6.798,65 le donne). I lavoratori domestici extracomunitari sono 406.912 e si caratterizzano per una netta prevalenza di genere femminile (tasso di mascolinità 17,9) che può vantare una retribuzione superiore a quella degli uomini (€7.906,73 contro €7.067,01 degli uomini).

Nell’anno 2015, il numero di extracomunitari pensionati è pari a 81.619 con un importo medio annuo delle prestazioni pari a €6.995,79; di questi 49.852 sono percettori di sole pensioni assistenziali (61,1%), 17.277 percepiscono una pensione di tipo IVS (21,2%), 9.071 una sola pensione di tipo indennitario (11,1%), mentre solo il restante 6,6% percepisce più di una pensione di tipologia diversa. Negli ultimi tre anni il numero dei pensionati extracomunitari è cresciuto del 19,5% passando da 68.302 a 81.619. (Inform)