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REFERENDUM sulla CITTADINANZA: ridurre da 10 a 5 anni il tempo per richiederla. Si firma fino al 30 settembre.

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale l’annuncio del deposito in Cassazione, il 4 settembre scorso, della richiesta di un referendum che chiede di ridurre gli anni di residenza necessari per poter fare richiesta di cittadinanza italiana.

L’Istituto Fernando Santi insieme alla Filef e FIEI sostiene il referendum

“Con questo referendum, l’Italia si allinea alle norme sulla cittadinanza dei grandi Paesi europei: dopo 5 anni di permanenza legale in Italia, si potrà richiedere la cittadinanza italiana e trasmetterla alle proprie figlie e ai propri figli minorenni” scrivono i promotori del referendum . L’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) appoggia il referendum, che vede “come un primo passo verso una riforma dove la cittadinanza non è un premio selettivo ma il risultato di una condivisione di vita, nelle diversità che caratterizzano ogni singola persona a prescindere dalla nazionalità”. ASGI “pur consapevole del limite dell’iniziativa referendaria, ritiene che essa possa e debba rappresentare un piccolo, ma significativo, passo in avanti nella riforma della legge sulla cittadinanza. Non una meta, ma un inizio.“

Per troppi anni il Parlamento è rimasto immobile di fronte alle richieste di molte persone nate e/o cresciute in Italia, che vivono, studiano e lavorano contribuendo al presente e futuro del nostro Paese, ma che non sono ancora riconosciute per quello che sono: italiani e italiane a tutti gli effetti. Con il referendum – sottolineano i promotori – la parola passa ai cittadini per dimostrare che nel garantire tutele e opportunità non si toglie nulla a nessuno, ma si diminuiscono le ingiustizie e si fa crescere un Paese che rischia il declino”.

La raccolta firme – 500mila quelle necessarie – è iniziata il 6 settembre e terminerà il 30 settembre. Link a https://emigrazione-notizie.org/?page_id=12711