Emigrazione

Rassegna “Migrazioni: da Marcinelle a Lampedusa”. Iniziativa del Comitato per gli italiani all’estero del Senato

Dieci giorni per ricordare il nostro passato di migranti, i 70 anni dalla firma degli accordi italo-belgi, la tragedia Marcinelle, ma anche dieci giorni per riflettere sulla nuova migrazione italiana in Australia e sulle nuove ondate migratorie che hanno come destinazione l’Italia.
E’ questa la finalità di ‘Migrazioni: da Marcinelle a Lampedusa. Capire la nostra storia per guardare al futuro’, un’ iniziativa organizzata dal Comitato per le questioni degli italiani all’estero che, attraverso dibattiti, presentazioni di saggi, film e mostre, vuole stabilire relazioni tra la storia di ieri e quella di oggi.

Ad aprire la manifestazione, che si svolge dal 23 sino al 2 dicembre presso la Biblioteca del Senato a Roma, Pietro Grasso, Presidente del Senato, che dopo aver lodato questa iniziativa dedicata alla migrazione di ieri e di oggi, ha ricordato la sua visita lo scorso luglio a Lampedusa per conoscere meglio il sistema di salvataggio dei migranti e per incontrare i cittadini dell’ isola.

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“Ho assistito ad uno sbarco e subito ai migranti veniva offerto un tè caldo e loro capivano subito che erano arrivati in un paese che li accoglieva con affetto. Leggevo nei loro sguardi dolore per i compagni perduti, per il loro paese abbandonato, per la guerra che avevano vissuto ma anche una luce di speranza” ha affermato Grasso definendo Lampedusa ‘l’avamposto della solidarietà famosa in tutto il mondo, il punto dove inizia l’Europa’.

Nel corso del suo intervento Grasso ha anche ricordato la sua visita a Marcinelle lo scorso agosto in occasione della cerimonia in memoria della tragedia in cui morirono 136 minatori italiani.

“Marcinelle è uno dei simboli della storia della nostra emigrazione. E’ il simbolo della costruzione della dignità che offre un lavoro, diventata poi area di diritti” ha concluso Grasso sottolineando come coloro che sono costretti a migrare abbiano il diritto di essere accolti.

Ad introdurre il primo dibattito dedicato ai 70 anni dagli accordi italo -belgi per il reclutamento della manodopera italiana, Claudio Micheloni, Presidente del Comitato per le questioni degli italiani all’estero, che ha subito affermato come questa iniziativa non nasca da una sensibilità di circostanza o da motivazioni nostalgiche quanto dalla volontà di ricordare e onorare le vittime italiane di Marcinelle e dalla necessità di riflettere sul nostro comportamento davanti ai nuovi fenomeni migratori.

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“La storia delle migrazioni è sempre contemporanea. Questa storia non appartiene al passato. I periodi creano altre condizioni, altre motivazioni ma in fondo e’ sempre la storia di un uomo, di una donna che cercano migliori condizioni di vita. Mi auguro dunque di portare una riflessione su questi temi e su questi eventi che ci mettono davanti alle nostre responsabilità. Il fenomeno della migrazione e’ una contraddizione in se’, è quella cosa che ci fa sentire molto vicine persone care che sono lontane, ma è lo stesso fenomeno che ci fa sentire molto lontane persone che sono vicine. Se riusciremo a risolvere questo paradosso, riusciremo a costruire una società migliore” ha dichiarato Micheloni.